lunedì 24 febbraio 2014

INTERVISTA LAMPO A MATTEO RENZI

Intervista lampo a Matteo Renzi

E’ mattina presto. Sono qui nei pressi di Montecitorio ed aspetto l’incaricato.
Lui non voleva venire ma qualcuno gli aveva fatto presente che il sottoscritto aveva intervistato Garibaldi, Mazzini , praticamente i padri fondatori dell’Italia ed era benaugurante per il governo e per il bene del paese.
 “Presidente, buongiorno”, lo saluto appena mi avvicina.
“Buongiorno. Ha fatto presto questa mattina. Come avrà fatto ad arrivare qui alle 5 del mattino.
E’ venuto con il treno  con la machina?
Rido.
Matteo sorride e pensa: con il treno , la benzina è cara. Dovremmo cercare di ridurre il costo del carburante. Ma se ci mettiamo a tagliare tagliare…l’italiano rimane nudo. Meglio glissare.
“ Va be’ facciamo presto che ho la votazione. Mi faccia le congratulazioni e forza italia. L’Italia mia non la loro e ci salutiamo. Un intervista più appropriata ed esaustiva la faremo più in là quando lei vedrà quello che sono riusciti a fare in 100 giorni”
“ Mi parli dei comunisti”
“Lei non deve parlare, non deve giudicare, non deve sindacare. Lei appartiene ai poteri forti della stampa e mi ha svegliato nel cuore della notte per mettere zizania.
“ Mi dia un minuto. Un solo minuto per chiedere”
“ Non ci siamo. Ma quale minuto. Mi segua alla radio, alla televisione, alle conferenze e non mi faccia perdere altro tempo prezioso. Ho le votazioni, i senatori, i deputati. Devo fare i sottosegretari, e mi metto a discutere con lei in questo momento storico.”
“ Va bene. Mi dà la mano almeno”
“ Certo”
Mi saluta e se ne va
Tre ore per arrivare a Roma e 30 secondi per parlare. Docet!

Alla prossima compagnero

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